Un portavoce dell’azienda tedesca spiega che al momento è possibile ordinare solo i modelli Volkswagen elettrici ma i tempi di consegna sono superiori ai sette mesi.
Il processo di aggiornamento della gamma motori Volkswagen sta incontrando alcuni ostacoli. Come si apprende da un articolo pubblicato il 5 agosto dal portale tedesco www.welt.de, l’omologazione dei modelli ad alimentazione alternativa prodotti dalla casa di Wolfsburg si sta rivelando quantomeno problematica.
Stop agli ordini delle Volkswagen ibride e con motore a gas
Domenica 5 agosto, secondo il sito tedesco, un portavoce dell’azienda ha dichiarato che “non sono accettati ordini per modelli con alimentazione ibrida o a gas“. ‘Welt am Sonntag‘ aveva già preannunciato il blocco degli ordini, legato sia all’aggiornamento dei modelli che ad alcune modifiche di natura tecnica. Il lancio dei modelli con motori ibridi Volkswagen – rivela ancora il portavoce interpellato da Welt – è previsto per il 2019 mentre per le auto a gas l’arrivo sul mercato sarebbe in programma nell’ultimo quarto del 2018.
Il blocco ordini Volkswagen non riguarda tutti i modelli con alimentazione alternativa. “Continuiamo ad accettare ordini per auto elettriche” ha aggiunto il portavoce, pur sottolineando che i tempi di consegna potrebbero superare i sette mesi. La domanda, particolarmente alta, ha costretto l’azienda ad aumentare più volte la capacità produttiva. Welt sottolinea come la Volkswagen, così come altri costruttori, stia avendo difficoltà ad allinearsi ai parametri del nuovi ciclo di omologazione WLTP (“Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure”); per questo, le consegne di un numero piuttosto alto di unità (tra 200.000 e 250.000) prodotte dal Gruppo saranno in ritardo rispetto ai tempi previsti.
I problemi con il nuovo ciclo di test WLPT
Com’è noto, Volkswagen è stato uno dei marchi maggiormente colpiti dallo scandalo dieselgate. Il gruppo tedesco ha ‘chiuso’ la vicenda accettando di pagare una maxi multa da un miliardo di euro e non stupisce che il rispetto delle nuove norme europee in fatto di emissioni inquinanti sia uno snodo cruciale.
In realtà, molti costruttori si trovano a dover affrontare una vera e propria corsa contro il tempo. L’omologazione WLPT, infatti, è stata introdotta nel 2017 e dal primo settembre 2018 sarà obbligatoria anche per i veicoli omologati secondo il vecchio ciclo NEDC. Molte case automobilistiche hanno lamentato tempi troppo brevi per adeguare le rispettive gamme di motorizzazioni, altre (come il Gruppo BMW) ha già portato al termine, o quasi, l’aggiornamento dei motori affinché rientrino nei nuovi parametri.
Dal primo settembre, infatti, molte varianti non potranno più essere vendute in assenza della nuova omologazione e potrebbero dover essere sottoposte ad un nuovo ciclo di test. Solo la Volkswagen ha oltre duecento varianti da testare. Ad ogni modo, da Wolfsburg non disperano: “Saremo in grado di consegnare dal 30 al 50 % delle varianti in meno di tre mesi” ha dichiarato l’amministratore delegato del Gruppo, Herbert Diess.
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/127558669@N06/34101399163
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/volkswagennl/9929620376